“Un evento raro nel suo genere che arricchisce il patrimonio storico del nostro comune” ha dichiarato il sindaco del paese dei Colli Albani, Alberto Bertucci.
Il primo cittadino ha guidato la delegazione composta dalla dott.ssa Giuseppina Ghini, ex direttrice del museo delle navi romane, dal dott. Umberto Natoli e dall’archeologa Sara Scalzetta, che ha visionato il materiale di archivio relativo al ritrovamento delle navi di età imperiale.
Le due imbarcazioni, lunghe 70 metri e larghe più di 25, vennero realizzate per servire da palazzi galleggianti ad uso dell’imperatore Caligola. Frutto di una tecnica d’ingegneria navale avanzata e riccamente decorate, le due navi, la cui esistenza era nota sin dal Rinascimento, furono individuate solo nel 1928 ma andarono interamente distrutte in un incendio scoppiato il 30 maggio 1944.
Questo tragico avvenimento rende ancora più preziosi i documenti conservati nell’archivio dell’Istituto Nazionale di Archeologia e storia dell’Arte. Oltre alle numerose foto che testimoniano il parziale prosciugamento del lago di Nemi e il conseguente recupero delle navi, è stato rinvenuto un blocchetto di appunti scritti a mano da uno degli ingegneri, tra i quali risalta un disegno del profilo dello scafo della nave.
L’Amministrazione comunale di Nemi ha espresso l’intenzione di stipulare un accordo con l’Istituto per avere copia di tale documentazione in formato digitale al fine di renderla pubblicamente accessibile.