L’area delle tabernae si sviluppa tra il complesso teatro-tempio B e il tempio A e si articola su due terrazze parallele. La prima fase di frequentazione si riferisce alla terrazza più alta e comprende due sacelli (prima metà II sec. a.C.) costruiti su una piattaforma rialzata e allineata con quella del tempio A. I due sacelli furono distrutti da un fulmine, interrato in una cassa litica ai piedi della piattaforma, insieme a numerosi materiali sacri e ossi animali fortemente combusti. La pratica del seppellimento rituale del fulmine, attestata tra gli Etruschi, permetteva di preservare il “fuoco celeste”, depositato dal fulmine sulla terra.
Il riempimento rituale venne a creare la seconda piattaforma più bassa, allineata con il porticato del teatro. In epoca romana, sulla terrazza più alta furono costruite delle botteghe (tabernae), affacciate su un lungo porticato scandito da colonne. Tra la fine del III e gli inizi del IV sec. d.C. il portico fu chiuso e gli ambienti così ricavati, furono utilizzati a scopo residenziale ovvero come magazzini o negozi. Nel corso del IV secolo d.C. un incendio distrusse in modo definitivo tali strutture.