2.2.3 - Lettera
Segnatura: Sub-fondo Navi di Nemi, b. 1, fasc. 2, sf. B.2, c. 3
Tipologia: unità documentaria
Titolo: Lettera
Estremi cronologici: 1930 aprile 7
Contenuto: Lettera di Friedrich Wilhelm Freiherr von Bissing a [Ugo Antonielli?]
Mittente: Friedrich Wilhelm Freiherr von Bissing
Destinatario: [Ugo Antonielli?]
Luogo di partenza: Oberaudorf am inn (Germania)
Luogo di arrivo: s.l.
Regesto: Il Freiherr von Bissing ringrazia il collega per la visita compiuta presso gli scavi del lago di Nemi e disquisisce sul significato delle Navi di Nemi e l’importanza del culto di Iside durante il regno di Caligola.
Trascrizione:
“Chiarissimo collega e amico!
Dopo la visita interessantissima a[gl]i scavi del lago di Nemi, dove sono stato Fortunatissimo di avere trovato Lei, abbiamo parlato delle possibile spiegazione della nave. Sono d’accordo con Lei che secondo ogni probabilità rimonta all’età di Caligula e che abbia a fare colle cerimonie religiose del tempio di Artemide piuttosto che di essere una semplice nave di piacere. Mi pare che la nave come la vediamo oggi non era destinata a navigare sul lago, ma piuttosto serviva, per pochi giorni, s’intende, di villegiatura a l’imperatore venuto per le feste di Diana. Cosi, mi pare, s’explicanno il meglio e la corazza di feltre e di piombo della nave, i pavimenti di marmi colorati, le condotte d’acqua, il riscaldamento. Per certo se Caligula voleva festiggiare delle orgie non sarrebbe venuto durante la stagione d’iverno. Poteva allora trovare luogi piu commodi nella Caputale o vicino al Palatino. La seconda nave, se non a servita per rimorcare la prima - cosa che solamente il ricupero della nave, che io giudico in ogni caso importantissimo potrà dimostrare - potrebbe essere stata destinata a alla cuccina e ai servitori etc. Lei, alludendo al favore che Caligula a sempre mostrato ai preti di Iside, propone di vedere nella nave una barca specialmente addattata al culto della Dea Egizia. Non nego la possibilità, ma l’argomento che Ella vorebbe traere dal fregio tricolorato in vetro mi pare meno certo: non ho potuto trovare ne nella mia memoria, ne nelle mie note, ne nelle pubblicazione accurate anche in questi dettagli, l’uso del tricolore Italiano nel antico Egitto. Lei vede per esempio la “Décoration égyptienne” del Jéquier, i volumi americani delle tombe Thebane, ma anche le piante del Lepsius: difficilmente Lei trovera esempi della Tricolore e certamente molto piu spesso altre combinazione di colri che quelle Italiane. Non mi farebbe meraviglia se l’autore a me ignoto del significato Isiaco oppure Egizio della Tricolore abbia confuso il blu col il verde, cosa che po farsi facilmente in Egitto, o se abbia preso il Tricolore da una cornicia Egiziana senza aver compreso che la si tratta di brami di palma (verde) alternanti con delle fascia rosse divise tra loro dalla pietra non colorata, che talvolta po parere bianca. Ma queste divisione sono tenuissime e non hanno nessun valore decorativo simile a una banda tricolore: si tratta di due colori solamente.
Invece la tecnica stessa dei vetri colorati potrebbe benissime rimontare a l’Egitto; pero finora non e certo, quando probabile, che la fabbricazione di vetri colorati simili a quelli del lago di Nemi e la tecnica di servirsi di ornamenti fatti da vetri simili rimonta al periodo tolemaico: a me pare molto probabile, ma non ancora provato contro ogni dubbio.
Ecco le poche osservazioni che posso fare in seguito à la visita della nave; auguro il meglio per la continuazione dei lavori e sarrebbe felicissimo di poter vedere insieme a Lei, chiarissimo collega, i progressi che i scavi avranno fatto durante l’estate e di avere il piacere di profitare un’altra volta delle Sue spiegazioni tanto pieni d’entusiasmo e di scienza.
La prego di credere alla mia riconoscenza e alla mia altissima considerazione.
Fr. W. Freiherr von Bissing
NB. Se Lei giudicarebbe utile di publicare qualche estratto di questa lettera, La pregho di correggere il mio molto deficiente Italiano!”
Busta: 1
Fascicolo: 2
Nota dell’archivista: Firma autografa.
Tipologia fisica: foglio
Supporto: carta
Descrizione estrinseca: Lettera dattiloscritta (con correzioni a mano); mm 280x210.
Stato di conservazione: buono