Queste fotografie, tutte databili entro il primo decennio del '900 ed appartenenti al Fondo Corrado Ricci, rispondono all'interesse per l’antica architettura fortificata che lo studioso andò dimostrando fin dagli ultimi anni del XIX secolo, quando si avviava verso i ruoli direttivi nelle Soprintendenze alle Belle Arti del Regno d’Italia e promuoveva la costituzione di un Archivio Fotografico in seno al Ministero della Pubblica Istruzione.

La fotografia era infatti ritenuta da Ricci di grande utilità nello studio della storia dell’arte e strumento di tutela del patrimonio culturale; venne pertanto utilizzata per un primo censimento ricognitivo dei castelli dell’area emiliano-romagnola, grazie alla collaborazione con il fotografo Alessandro Cassarini (Castelli, Rocche e Roccie storiche delle provincie di Bologna, Forlì, Ravenna, Ferrara, Modena, Reggio, Parma, Piacenza, Firenze, Lunigiana e Montefeltro, con cenni illustrativi, Bologna 1900).

Erano i tempi di una rinnovata attenzione per le testimonianze artistiche e per i monumenti di epoca medievale e le fotografie dei castelli italiani riscossero grande interesse documentario, costituendo il principale atlante fotografico rimasto in uso fino agli anni '40 del Novecento. 

Le immagini conservate nel Fondo Ricci - per lo più riferibili all'attività di fotografi dell'Istituto Italiano di Arti Grafiche di Bergamo - richiamano i motivi fondamentali di quell’interesse, permettendo di riscoprire aspetti, caratteristiche e peculiarità del paesaggio storico italiano in molti casi oggi perduti.