4.1.2 - Relazione

Segnatura: Sub-fondo Navi di Nemi, b. 1, fasc. 4: La conservazione del legno delle navi 1929-1931, sf. B.1, c. 2

Tipologia: unità documentaria
Titolo: Relazione
Estremi cronologici: 1929 dicembre 6 [Anno VIII]

Contenuto: Relazione di Cesare Sibilia, professore della Regia Stazione di Patologia vegetale, a Ministero della Educazione Nazionale.

Regesto:
Nella relazione vengono riportati i passaggi, i dati e i risultati inerenti all’uso dell’”Ecozid” sui campioni lignei delle Navi di Nemi.

Trascrizione:
“Relazione preliminare sulle ricerche per la preservazione con ECOZID del legno della nave di Nemi da funghi xilofagi
Per incarico di codesta On. Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, questa R. Stazione di Patologia vegetale si è occupata di esperimentare l’azione preservatrice del preparato ECOZID (1 Prodotto dalla Casa Gustav Glawe di Berlino) contro i funghi xilofagi nei riguardi del legno costituente la nave romana recentemente messa in secco a Nemi.
Il Direttore della R. Stazione di Patologia vegetale affidava al sottoscritto le suddette ricerche, in merito alle quali si ritiene opportuno fare ora una preliminare relazione in attesa che lo sviluppo dell’intero programma permetta di compilare un resoconto più completo; sono infatti attualmente in corso esperienze comparative con altre sostanze comunemente usate per la preservazione del legname.
L’ECOZID è un liquido di colore giallo paglierino con odore penetrante ed irritante; esso, secondo le affermazioni della Casa fabbricatrice, a contatto col legno forma un composto fisso che ha appunto potere preservante e che è a base di nitrato d’argento.
Per la mole e le condizioni del legno da preservare è stato escluso a priori il metodo della immersione e fu invece applicato quello della irrorazione con uno spruzzatore, metodo che può essere facilmente impiegato anche sulla nave intera quando sarà nella sua dimora definitiva.
I campioni di legno inviati da codesta On. Direzione Generale furono prima studiati dal punto di vista sistematico e microchimico e quindi servirono per parecchie serie di esperienze. Di ogni specie vegetale trovata (Pinus halepensis, Abies pectinata, Quercus sp.) furono allestiti i provini di cui alcuni servirono per controllo ed altri per le prove fra le quali è sufficiente riferire di tre sole più dimostrative.
1°) Campioni dei tre legni sono stati irrorati due volte a distanza di 12 ore con soluzione di ECOZID in modo che alla seconda irrorazione il liquido della prima fosse già perfettamente asciugato;
2°) Campioni dei tre legni sono stati spruzzati una volta sola;
3°) Campioni dei tre legni sono stati spruzzati due volte a distanza di 24 ore ed in seguito, dopo altre 12 ore quando i provini furono perfettamente essiccati, furono messi a dilavare in acqua corrente per 14 ore.
In ogni caso dopo i trattamenti i provini furono introdotti in tubi contenenti sabbia bagnata, tutto preventivamente sterilizzato, sui provini poi si trapiantò un pezzo di agar-carota con coltura di due funghi xilofagi (Coniophora cerebella e Polyporus vaporarius).
In tutte le prove si dovette sempre constatare la morte del fungo, che fu immediata senza che se avesse il benché minimo accenno ad aumento vegetativo; ciò a differenza dei controlli nei quali il fungo ebbe sempre un certo sviluppo. Tuttavia, date le condizioni attuali del legno, di cui sarà detto più ampiamente nella relazione definitiva, che ha perduto molte delle sostanze che costituiscono l’alimento principale dei funghi xilofagi, non sembra esistere un grave pericolo di attacco di questi funghi che non potrebbero rigogliosamente svilupparsi su un substrato così povero.
Sull’azione quindi dell’ECOZID il sottoscritto può affermare che è pronta ed efficace e che, dato il grande interesse del legno in questione, potrebbe essere sempre utile nonostante le considerazioni suesposte.
Se poi codesta On. Direzione Generale stimasse opportuno eseguire trattamenti tendenti a consolidare il legno per evitare fessurazioni, imbarcamenti ed altro, si ritiene necessario far presente che questa R. Stazione non è competente in materia e che consigli del genere possono essere autorevolmente forniti dal Laboratorio tecnologico dei Legnami del R. Politecnico di Milano.
Il sottoscritto fa però osservare che, necessitando un simile trattamento, si può benissimo, con metodi appropriati, raggiungere il doppio scopo di consolidare il legno e contemporaneamente preservarlo dall’azione deleteria di funghi ed insetti xilofagi.
R. Stazione di Patologia vegetale
Roma, 6 dicembre 1929, A. VIII
Prof. Cesare Sibilia”

Consistenza: cc. 3
Busta: 1
Fascicolo: 4
Nota dell’archivista: Firma autografa
Tipologia fisica: foglio
Supporto: carta
Descrizione estrinseca: Lettera dattiloscritta; mm 280x222.
Stato di conservazione: buono

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